Talassascolta: F.U.L.A. – “Sabar”


Fula.jpg

di Gerardo Russo

Sulla mail di Talassa ci arrivano quotidianamente messaggi di uffici stampa, etichette, artisti e gruppi emergenti che ci propongono di ascoltare la propria musica. Noi siamo felicissimi di farlo e abbiamo deciso di raccogliere in una rubrica settimanale le proposte che ci hanno convinto di più, collegandole a un brano noto che il loro ascolto ci ha suggerito. Se avete voglia di farci ascoltare qualcosa, mandate tutto a: talassascolta@gmail.com

F.U.L.A.Sabar

L’isola di Gorée si trova a 3 km da Dakar, capitale del Senegal. Nota per essere stata tra i più grandi centri di commercio di schiavi della costa africana, oggi è una galleria d’arte a cielo aperto. F.U.L.A. prova da qui a scardinare stereotipi, mostrando i colori senegalesi con un rap che frulla ritmi, stili e danze. Il testo è denso di link emotivi che fanno da ponte tra culture solo apparentemente distanti. Si ricerca la comunione affettiva con il mondo attraverso una felicità che può essere universale. Mediazione culturale attraverso la musica.

Il sabar è una batteria formata da sette diversi componenti a percussione, propria dello mbalax, il genere musicale più diffuso in Senegal. Una musica frenetica, che scatena gli animi in pista. F.U.L.A, artista italo-senegalese classe ‘93, si lascia ispirare dai ritmi ossessivi della costa di Dakar e ricorre alle rime e alla trap per raccontare quest’universo a modo suo. Afro-trap sulla scia di Youssou N’Dour e della contaminazione planetaria.

per i fan di La Maschera feat. Laye Ba – Te vengo a cercà (ParcoSofia, 2017)

Altro viaggio musicale, qui sull’asse Napoli – Dakar, con un video girato tra le strade della capitale senegalese.