“Il club del disco” è un vivace dibattito su telegram tra Alessandra Virginia Rossi e Gabriele Naddeo. È un format per i lettori più affezionati di Talassa: puoi riceverlo una volta a settimana iscrivendoti al nostro canale telegram. Non riceverai più di un messaggio a settimana, perché ci piace essere sul pezzo, ma senza esagerare.
Ogni settimana su “Il club del disco” commentiamo e analizziamo le novità più interessanti in ambito italiano e internazionale. Ogni mercoledì (a volte anche il martedì), invece, pubblicheremo anche qui sul sito il contenuto che gli iscritti al canale telegram hanno letto due settimane prima.
Cara Ale,
Le listone di fine anno non sono altro che un gioco, in fin dei conti. Un passatempo che, tra le altre cose, garantisce alle testate di settore un tot di visite, un tot di like, un tot di commenti arrabbiati e polemichette standard sui social media. A me però sto giochino piace un sacco, non ci sta niente da fare. Perché compilare la propria listona è una scusa perfetta per riascoltare i dischi così come leggere le listone compilate dagli altri è una scusa perfetta per ri-riascoltare i dischi. Soprattutto, criticare le listone compilate dagli altri è la scusa perfetta per scrivere puntate della nostra amata newsletter (e ri-ririascoltare i dischi).
Ora, considerando che qui sul club del disco ci piace sempre essere-sul-pezzo-ma-non-troppo, ti propongo di stilare sì una listona del club, ma senza perderci in elenchi interminabili. Direi di concentrarci su 10 album, cinque a testa, che ci hanno veramente colpito in questo 2019. Perché, diciamoci la verità, nonostante le diecimila uscite settimanali, i dischi che veramente ti colpiscono in un anno alla fine si contano sulle punta delle dita. Dieci per l’appunto, vedi tu le coincidenze…
Questa è la mia top 5 dell’anno, mentre aspetto la tua ne approfitto per fare una comunicazione di servizio: il club del disco va in ferie per le vacanze di Natale e ritornerà attivo da gennaio.
Tyler, the Creator – Igor
Freddie Gibbs and Madlib – Bandana
Fontaines D.C. – Dogrel
Solange – When I Get Home
Helado Negro – This Is How You Smile
Ah, già che siamo in tema di listone, ti saluto usando un’elenco dei tuoi 3 saluti che mi sono piaciuti di più.
Saluti svolazzanti e stylish!
See ya snorkeling around
Divertiti tu che hai ancora voglia di andare a bailar, mio caro, io ti aspetto col bollitore acceso!
gab.
Caro Gab,
l’età rende saggi e riflessivi e siccome mi accingo a compiere i fatidici 30 il mese prossimo (un 2020 che inizia col botto!) lascio ai giovani critici rampanti il divertimento di scambiarsi commenti pungenti conditi al vetriolo su chi o meno abbia spaccato questo 2019.
Sempre perché si invecchia, il giocherello delle classifiche piace, sì, anche a me, ma la situazione davanti alla quale mi trovo puntualmente è “perfetto! ora inserisco questo disco” e invece è dell’anno precedente. Puoi chiamarlo rincoglionimento, oppure possiamo dire che certi artisti sono un po’ cattivelli a pubblicare al mese di novembre e trarci in inganno.
Poi lo sai, i vecchierelli sono anche bacchettoni e quindi pensi sia facile per me, che lo sono fin da giovine, trovare ben CINQUE album significativi di quest’anno? Difficile, troppo difficile. Aggiungici la severità di chi nella vita è anche teacher e però, proprio per questo, è circondata da ragazzini 6 ore al giorno.
Insomma mi conosci: mi piace l’analogico, ma anche ciò che suona ultramoderno, la poesia struggente e la vita di strada. Non ti stupiranno i miei Fantastic 5!
The Raconteurs – Helps Us Stranger
Tyler, the Creator – Igor
Giovanni Truppi – Poesia e Civiltà
Massimo Pericolo – Scialla Semper
Ora guarda come ti frego l’intoppo dell’anno di uscita.
Salmo – Playlist LIVE
Saluti addobbati sfarzosamente ma senza lucine blu,
Ale