Specially Selected è la rubrica di Talassa che parte da 1 canzone fresca di pubblicazione e ci costruisce intorno una piccola mostra, con tanto di titolo appropriato, collegandola liberamente ad 1 opera d’arte, 1 articolo, 1 libro, 1 colore, 1 parola e 1 emoji.
Il progetto Eugenia Post Meridiem prende forma nell’estate 2017 dall’incontro di Eugenia (voce e chitarra) con Matteo (basso), Giovanni (chitarra solista e tastiere) e Matteo (batteria e percussioni). “In Her Bones” è il loro primo lavoro, nove tracce che esprimono in musica il multiforme mondo della giovane band. Arte e poetica sono i pilastri dell’immaginario del gruppo e si prestano ad essere la chiave di lettura di tutto ciò che vivono e li circonda. Gli arrangiamenti e le sonorità di “In Her Bones” attingono dal soul, dall’indie e dal folk oltre ad avere una marcata propensione per la psichedelia, passate sotto la lente degli anni ’90 più ruvidi.
1 canzone: Mad Hatter – Eugenia Post Meridiem
1 opera d’arte: Isacco e Rebecca spiati da Abimelech – Raffaello
1 libro: L’armonia del mondo – Pietro Citati
1 colore: Blu di Prussia
1 parola: Merìggio
s. m. [lat. merīdies, dissimilazione di un anteriore *medīdies, comp. di medius «mezzo» e dies «giorno»]. – 1. a. Lo stesso che mezzogiorno, ma con sign. più ampio e generico, per indicare le ore intorno al mezzodì, quando il sole è più alto all’orizzonte. b. fig. Il periodo più splendido di un fatto o fenomeno storico, culturale, ecc. 2. pop., tosc. Luogo ombreggiato e fresco dove si trascorrono in riposo le ore calde del meriggio, d’estate. 3. Il mezzogiorno come punto cardinale, il sud.
1 emoji: 💫
