Il Club del disco: Se Lucio Dalla diventasse un trend

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Ogni settimana su “Il club del disco” commentiamo e analizziamo le novità più interessanti in ambito italiano e internazionale. Ogni mercoledì (a volte anche il martedì), invece, pubblicheremo anche qui sul sito il contenuto che gli iscritti al canale telegram hanno letto due settimane prima.


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Cara Ale,

Venerdì scorso ero in treno e ripensavo a quel concerto del dicembre 1978 di Lucio Dalla negli studi della Radiotelevisione Svizzera Italiana. Nello specifico, pensavo a come si fosse sentito il pubblico in studio ad ascoltare per la prima volta in assoluto Anna e Marco, presentata in anteprima dall’artista bolognese, addirittura con il titolo provvisorio di ”Marcanna”. Ci pensavo mentre ascoltavo e riascoltavo e riascoltavo ancora Erica cuore ad elica di Giorgio Poi.

È il 2019 e non so bene che peso possa avere una parola come ”capolavoro”, considerando che ogni settimana gridiamo a un capolavoro nuovo che poi puntualmente smettiamo di ascoltare la settimana successiva. In questo caso, però, in qualsiasi altro modo la si voglia definire, credo che siamo di fronte a una canzone meravigliosa che saprà come resistere alle intemperie del tempo.

Erica cuore ad elica prende a piene mani dalla tradizione italiana e arriva da qualche altra parte. È un viaggio che parte dell’eredità di Lucio Dalla e arriva fino alla voce metallica di Giorgio Poi, uno che – ci scommetto – oltre a saper suonare bene, ascolta i dischi e li metabolizza con stile. Soprattutto, mi verrebbe da dire, ascolta Dalla e lo metabolizza con stile.

Ricordi quando qualche tempo fa su Talassa mettevamo a confronto Cara di Dalla e Tubature di Poi (con tanto di bellissima illustrazione di Thomas Lombardi)? Adesso mi verrebbe da dire che quel confronto ha trovato il suo naturale compimento. Perché leggo il titolo della canzone di Poi e ripenso a un verso di Dalla scritto per Porno in tv degli Stadio (ma che lingua eccezionale/sembra un’elica nel mare). Perché ascolto l’intro con le cicale e i pesci e penso ad Henna. Perché parte il ritornello e penso ad Anna e Marco. Perché l’autostrada del Sole collega Napoli (Caruso) a Milano (omonimo brano dell’album ”Lucio Dalla” del 1979), passando – manco a dirlo – per Bologna. Perché il sax sul finale (strumento suonato da entrambi) dà il giusto tempo per riflettere se quel motore con quattro pale citato nell’outro c’entri in qualche modo con ”Il motore del 2000” dell’artista bolognese. Dulcis in fundo, un autocitazione: sbaglio o gli stacchi di batteria del chorus sembrano proprio riprendere quelli di Tubature?

Forse sto esagerando, fatto sta che per colpa di Erica cuore ad elica sono ricaduto con un tuffo (dal cuore alla pancia) nella discografia di Dalla. Ci vuole talento a confrontarsi con la tradizione e a reinventarla, senza scadere in brutte copie o rifacimenti da due soldi. E Giorgio Poi ha talento da vendere.

Saluti mentre mangio un gelato e sbuccio un’arancia,

gab.


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Caro Gab,

bei tempi eh? Lucio Dalla, Anna e Marco in anteprima assoluta via radio e non come ultimo #trend su TikTok…

Cosa? Non sai di che vado blaterando? Ora lo saprai. Intanto permettimi di precisare che per ogni messaggio ad alto contenuto di spessore intellettuale inviato da uno di noi due, l’altro ha la doverosa responsabilità di piombare ai piani bassi per riequilibrare le forse opposte del cosmo.

Mi sembra quindi, questa, l’occasione migliore per aprire un vaso di Pandora che, fidati, a breve ci esploderà comunque in faccia! Si chiama TikTok ed è l’ultima frontiera dei social. Nonno Facebook te lo devi immaginare come Abe Simpson parcheggiato in ospizio che, quelle poche volte che Bart prova a dargli retta, parte con i suoi racconti sulla Seconda Guerra Mondiale pieni di moralismi e retorica, proprio come gli status di certi utenti fb ormai catalogabili nel giurassico dell’era dei media.

TikTok è figlio di Instagram e YouTube, è l’evoluzione del meme che da vignetta digi-evolve in breve video portato in scena con tantissimi effetti futuristici di montaggio tutti in una sola app. Cos’è il trend di cui parlavo prima? Molto semplice. Anzi no, è difficilissimo da spiegare. Hai mai mostrato un meme a un over 50 e ricevuto un’espressione tra l’indifferente e il “non fa ridere”?. Potrei passare notti intere a trovare una definizione esaustiva del concetto di meme. Lo stesso è per il trend. In inglese “tendenza”, il trend di TikTok è un contenuto, una coreografia, uno scambio di battute di una serie tv che viene riproposto all’infinito da chiunque tra gli utenti voglia cimentarsi e provare a darne la sua versione. Il meme 2.0, appunto, ma spogliato del suo scopo umoristico.

Una marea di ragazzini ballano su basi asmr (no, non è una patologia rara) inventando nuovi passi di danza che fanno sembrare antiquato ogni passo che credevamo ci rendesse guardabili in discoteca. Oppure su una base musicale estrapolata da un musical che riporta in auge un vecchio film e diventa un tormentone come nel caso di “Heathers“. Più interessanti di tutti sono i trend basati su una hit o un brano anche vecchio che però torna virale e torna a far guadagnare dindi alla star che anni fa pensava di aver pubblicato una mezza ciofeca. È successo ad Obsessed di Mariah Carey il cui cammino possiamo riassumere cosi (con un meme):

2009: no 

2010: no 

2011: no 

2012: no

2013: no 

2014: no 

2015: no

2016: no

2017: no

2018: no

2019: YESSSSSS

Ho notato una corsa generale ad accaparrarsi un account TikTok da parte di molte star o aspiranti tali proprio in questi giorni. Lasciando da parte giocherelloni come Fiorello e Michelle Hunziker (che voglio dire, anche meno…) nel mondo dell’hip hop femminile Chadia Rodriguez e Beba hanno lanciato i loro nuovi singoli attraverso un trend in cui tutti i tiktokers provano a rappare e imitare i loro passi facendole finire in tendenza su YT.

Ci sarebbe tanto altro da dire sul nuovo fenomeno che sarà TikTok, come ad esempio il pubblico che permette agli artisti di accaparrarsi e il fatto che è sicuramente una miniera per talent scout visto che i prossimi X Factor e fiction tv saranno popolati di ragazzi che hanno iniziato proprio da qui.

Ti lascio con una mia mini playlist di brani-bombette scoperti su TikTok. Sì, ho un account e ho girato un TikTok col mio gatto, ma poi ho evitato di pubblicarlo.

Ashnikko – Stupid

Lizzo – Boys

Eddie Vedder & Cat Power – Tonight you belong to me

Saluti in asmr,

Ale 

P.s. Ho ritardato davvero nel risponderti causa troppo lavoro a scuola, ma sai, i miei ragazzi hanno faticato un po’ a spiegarmi il concetto di trend!

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