Talassascolta ’19: La musica emergente di settembre


di Gerardo Russo

Sulla mail di Talassa ci arrivano quotidianamente messaggi di uffici stampa, etichette, artisti e gruppi emergenti che ci propongono di ascoltare la propria musica. Noi siamo felicissimi di farlo e abbiamo deciso di raccogliere in una rubrica mensile le 5 proposte che ci hanno convinto di più, collegandole a un brano noto che il loro ascolto ci ha suggerito. Se avete voglia di farci ascoltare qualcosa, mandate tutto a: talassascolta@gmail.com.

Andrea GiraudoChi sarai mai

Serenate dense di parole su musiche che riecheggiano nei vicoli. Ritmi che invitano a ballare dolcemente, mentre una voce cerca di scrutare la verità dietro i passi di una favola danzante. Pizzicando ruvidamente la leggerezza.

per i fan di Roberto Vecchioni Voglio una donna (Camper, 1992)

Black Snake MoanLotus

Il viaggio sta per cominciare. C’è il tempo di una sigaretta o di tutto quello che una persona non fumatrice fa prima di partire. Quel che ci accompagna è uno specchio, per sperare almeno per un attimo di riconoscersi. Brano che è l’introduzione perfetta di un futuro tutto da scrivere.

per i fan di The Good, The Bad & The Queen – Merrie Land (Merrie Land, 2018)

The JesterFresh girl

L’America delle sale giochi entra in una discoteca piena di luci vivaci. Libertà che si sprigiona in ogni nota. Inventare, abbozzare, cancellare e ricominciare. Adatti per una colazione dove si mescola dolce e salato, per un pomeriggio tra soap opera e cartoni animati, per una notte bianchissima che non sa di poter essere ancora giorno.

per i fan di Scissor Sisters – I don’t feel like dancin’ (Ta-Dah, 2006)

Mille PuntiQui, lontano

Similitudini strampalate da cantare in riva al mare. Lacrime tra le onde per poter fingere di divertirsi. Crudelmente ironico e scanzonato. Tristezza da cantare spensieratamente, seguendo una luce lampeggiante che illude ma lascia volteggiare.

per i fan di SeltonLuna in Riviera (Manifesto tropicale, 2017)

OjamaOld key studios

Lo scheletro di ogni singola azione della vita, raccontata in tutte le sue differenti velocità. Anatomia di un gesto che è sempre lo stesso, ma che non ci porta mai nello stesso precipizio. Conoscersi tra le note e spiccare il volo.

per i fan di The Killers All these things that I’ve done (Hot fuss, 2004)