Il club del disco: Cartoline

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Cara Ale,
Tu che rapporto hai con l’estate? Io potrei vivere 365 giorni l’anno in costume e infradito, ma confesso che ci sono almeno due aspetti di questa stagione che faccio fatica a digerire. Due elementi, tra l’altro, che durante il periodo estivo sembrano moltiplicarsi a ritmi spaventosi che manco le zanzare (ah già le zanzare – tre elementi). Sto parlando dei negozi di souvenir e delle canzonidammerda. Devo dire che con i negozi di souvenir un pochino mi dispiace (con le canzonidammerda no). In fondo, sono un fan sfegatato della paccottiglia da mercatino e dell’oggettistica inutile, ma è come se ai negozi di souvenir spesso mancasse quell’aspetto magico che invece ritrovo puntualmente nei mercatini, nelle botteghe dell’usato, nelle fiere con la roba di seconda mano. C’è un oggetto che però fa eccezione e riesce a rendermi più simpatici anche i peggiori souvenir shops di Caracas: la cartolina.

La cartolina è la rappresentazione cartonata dell’estate e della vacanza in generale: nostalgica per antonomasia, ancor di più oggi che viene rimpiazzata dai messaggi a tutte le ore. Con quelle foto a caso e quelle scritte a caso e quelle grafiche a caso, tipo le insegne dei lidi e dei bar. Ora immagina la mia faccia quando su Talassa è approdata la nuova rubrica di Francesco Pascale. Cartoline Italiane non solo è tutto il bello delle cartoline, non solo non ha le foto a caso, le scritte a caso e le grafiche a caso, ma prende anche spunto da grandi classici italiani e canzoni da riscoprire, trasformandole in aneddoti curiosi e paesaggi musicali. Il primo paesaggio musicale lo trovi subito qui sotto, per l’aneddoto invece basta andare qui. Ti avverto: c’entra Luca Carboni e c’entra Mare mare. Come se non avessimo già fatto il pieno d’estate e nostalgia.


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Cartoline Italiane: Luca Carboni – Mare mare

Intanto, giusto per restare in tema di uscite calde, Chance The Rapper ha pubblicato “The Big Day”. Ho ascoltato l’inizio, ma mi ci vorrà un po’ per metabolizzarlo, forse tutta l’estate, dato che di tracce il disco ne ha ben ventidue. Almeno, ho fatto in tempo ad ascoltare Do You Remember ft. Benjamin Gibbard e (assurdo) indovina che ne è uscita fuori? La citazione perfetta per l’estate:

Do you remember how when you were younger
The summers all lasted forever?
Days disappeared into months, into years
Hold that feeling forever

Tanti saluti da Viserbella o da Scanzano Jonico, faccio scegliere a te,
Gab

Caro Gab, 

Tu hai deciso di farmi piangere! Hai idea di cosa potrei combinare se ricevessi una cartolina come quelle di Francesco? E lo sai che sono vecchio stile e la vorrei di cartoncino, magari pure un po’ increspato dalla salsedine…si può fare niente per una old fashioned girl come me? 

Sai chi avrebbe gran bisogno di una vacanza, invece? Tutti quei promettentissimi rapper con cui tu, meglio di me, riesci a stare al passo. Ce li vedo coi loro trucker colorati, gli shorts dell’ultimo marchio più cool a ciabattare per Tropea o Roseto degli Abruzzi. Sì perché sfornare pezzi e album ai tempi delle playlist da refreshare di continuo non è esattamente una passeggiata sul lungomare e richiede di essere moooolto produttivi. Un articolo di Pitchfork di pochi giorni fa affronta proprio questo annoso dilemma: chi è più interessante tra l’artista che produce album dopo lunghissime gestazioni e l’artista che in meno di un anno piazza tre hit (qualche volta anche tre album!) in classifica? Se siete allenati col longform l’articolo è qui! Fateci sapere la vostra idea.

Chance The Rapper, per quanto mi riguarda, con quella copertina può fare quello che vuole!!! Io sono riuscita a sentire Eternal e sono volata qua e là nello spazio e nel tempo, visto che il ragazzo dell’Illinois ha puntato molto sulla nostalgia. Quindi mi sono trovata a passeggiare per Chicago con un Pioneer gigante in spalla ma anche catapultata sul divano color pesca che avevo a casa nel ’95 quando trascorrevo QUASI ogni mattina estiva a guardarmi tutte le possibili sit-com afroamericane. Perché quel “quasi” in caps lock? Semplicemente perché, sebbene avessi voluto andare più spesso a mettere in pratica i tiri a canestro e i trick in skate e bmx, capitava che ogni tanto spuntasse il senso di colpa per quegli orridi compiti delle vacanze… 

Insomma Gabri, augurandoti buone vacanze ovunque tu decida di andare da Viserbella a LA, mi aspetto qualcosina nella mia cassetta postale…e che sia accompagnata da righe un po’ meno “cari saluti da…” e più Cartolina di Ivano Fossati!

Bacion…oddio no, baci e abbracci!

Ale

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