Il club del disco: L’isola deserta

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Ogni settimana su “Il club del disco” commentiamo e analizziamo le novità più interessanti in ambito italiano e internazionale. Ogni mercoledì, invece, pubblicheremo anche qui sul sito il contenuto che gli iscritti al canale telegram hanno letto due settimane prima.


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Gabriele:

Cara Ale,

hai presente il giochino ”scegli 5 dischi che porteresti con te su un’isola deserta”? Ci pensavo qualche giorno fa in autobus e sono arrivato alla conclusione che è meglio non trasferirsi su un’isola deserta. Non tanto per l’isola in sé, figuriamoci, ma perché scegliere solo 5 dischi sarebbe veramente un’ingiustizia, non trovi? Fatto sta che ci pensavo, che non si sa mai, e per il momento sono arrivato a quota due. Il primo è italiano: questo qui. Così metti caso che l’isola non è proprio deserta deserta e devo far ascoltare a qualcuno il meglio della nostra canzone, vado sul sicuro. Il secondo è ”Channel Orange” di Frank Ocean. Ora non ci crederai, ma questa settimana Dazed ha pubblicato un’intervista clamorosa proprio sul nostro caro Blonded. Per l’occasione, il magazine ha chiesto a una trentina di artisti, colleghi e personaggi dello show biz di rivolgere delle domande a Frank Ocean. Il tema delle domande era libero, quindi le risposte sono state altrettanto variegate. Lui, tra le altre cose, ha parlato di come si è sentito quando ha lasciato la Def Jam, di come aveva dormito il giorno prima e soprattutto di questo:

NILE RODGERS: When is Channel Orange coming out on vinyl?
FRANK OCEAN: ASAP.

ASAP. As soon as possible: il prima possibile. Poi dici perché scelgo i suoi dischi in caso di trasferimenti su isole deserte. Ale, ora ti metto in difficoltà: tu chi sceglieresti per la cinquina? Ti avviso che nel caso ti piacciano i Radiohead, questa settimana hanno rilasciato gratuitamente qualcosa come 18 ore di registrazioni legate a ”OK Computer”. Questo perché qualcuno le aveva leakate e messe in vendita per 150.000 dollari. Dalle parti mie in questi casi si direbbe ”afammoc”. Chiudo con una notizia incredibile, nel senso che proprio non riesco a capacitarmene. Possibile che i siti musicali italiani non parlino di una rap star assoluta come Megan Thee Stallion? Mi sembra veramente assurdo e allora ne ho scritto qui.

Saluti dall’isola,
Gab


bob dylan e baez.jpg

Alessandra:

Sai benissimo che giocare con me a “scegli 5 dischi che porteresti con te su un’isola deserta” non è affatto divertente perché Jack White coi suoi numerosi progetti ha pubblicato ben più di 5 album eh eh eh.  

Piuttosto dopo una vita passata a fare le vacanze in campeggio, negli ultimi anni mi scopro dipendente dai comfort più moderni e allo stesso tempo così mielosamente nostalgica che sull’isola avrei bisogno: di una connessione a internet ma anche di una bella radio vintage, di un archivio digitale con tutta la musica del mondo ma che sappia anche riprodurre il suono un po’ imperfetto e gracchiante tipico dei bei tempi andati. Un corto circuito temporale, non chiedo molto in fondo, no?

Eppure nel magico mondo di internet vengo sempre accontentata. Questa settimana (su Soundcloud) è spuntato “Tranquillity Base Hotel & Casino” così come lo avremmo ascoltato uscire dagli altoparlanti di una Ford Thunderbird del 1972. Non mi dilungherò su quanto questo album sia bellissimo (già l’ho fatto qui tempo addietro), anche perché non vorrei dover aggiungere anche lui al monte di bagagli folli con cui sto invadendo quella povera isola deserta. Mentre aspetto che sullo stesso canale Soundcloud spunti qualche altro gioiellino bagnato nell’oro vintage, attendo anche un altro disco che mi convinca come ha fatto l’ultimo degli AM.

Comunque è quasi tempo di vacanze e che siate diretti in posti esotici o costretti a restare a casa, Bob Dylan può farvi compagnia attraverso le chitarrine scordate ai falò, in macchina a velocità lanciata oppure sul fedelissimo Netflix. In quest’ultimo caso si aggiungono alla compagnia anche Martin Scorsese con Allen Ginsberg, Mick Ronson, Patti Smith, Scarlet Rivera, Joan Baez… Non so, veramente i vostri amici sono migliori di quelli di Bob? Fate la cosa giusta e vedetevi Rolling Thunder Revue ché se vi solleticava l’idea della Ford Thunderbird, anche la grana dei filmati originali del tour di Dylan non è affatto male!

Gabri, chissà se riesco a mandarti una cartolina dall’isola! Digitale eh, ma col francobollo.

Ale

Qui il link al canale: Talassa: Il club del disco
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