di Gerardo Russo
L’ultima serata di Festival ricorda le notti magiche di Germania 2006. Ognuno aspetta i suoi assi. Si creano tifoserie e fazioni nella Sala Stampa Lucio Dalla. Daniele Silvestri è apprezzato, ma la sua esibizione viene metabolizzata interiormente, senza rumorose folgorazioni. Lui è il Pirlo della partita, capace di arrivare al cuore e al cervello con parabole di parole interminabili.
Le fasi della serata necessitano di un supporto forte nei momenti cruciali. Così si cercano i giusti di momenti pausa, in cui recuperare energie dopo cinque serate che hanno portato allo sfinimento gli emozionatissimi giornalisti catapultati a Sanremo. Anna Tatangelo e Nek sono perfetti per la pausa sigaretta, mentre le continue interruzioni pubblicitarie permettono di fare un po’ di stretching. La serata però è lunghissima e cominciare ad attaccare è l’unico modo per restare svegli.
Ultimo comincia col mettere in area dei dolcissimi cioccolatini da spingere in rete. La risposta di Loredana Bertè è ferocissima. La leonessa non delude mai, entra e segna. Conquista così la sala che le regala una standing ovation. Arriva poi Patty Pravo ed è il momento pop corn. Su Arisa ci si rilassa tutti insieme, mettendo da parte i sentimenti contrapposti per qualche minuto. Dopo aver sfogato le proprie frustrazioni insultando il malcapitato Motta, arriva il fatidico momento conclusivo.
La Sala Stampa Lucio Dalla si prepara al rush finale. Vengono rese note le votazioni dei 189 allenatori presenti al Palafiori. Di seguito i primi tre classificati.
1) Daniele Silvestri: 37 voti
2) Loredana Bertè: 30 voti
3) Simone Cristicchi: 28 voti
Il Premio Radio-Tv-Web “Lucio Dalla” va così a Daniele Silvestri, che fa doppietta con il “Mia Martini” assegnato dalla Sala Stampa Ariston Roof. I voti delle due sale sono incredibilmente simili. Di seguito i primi tre classificati per il Premio della Critica “Mia Martini”.
1) Daniele Silvestri: 41 voti
2) Simone Cristicchi: 35 voti
3) Loredana Bertè: 12 voti
Le decisioni degli arbitri sembrano essere chiare. L’intervento del VAR da casa sconvolge però tutto. Fuori in un colpo solo Silvestri, Bertè e Cristicchi. Le proteste sono tante, poiché non c’è stato tempo di ascoltare le loro canzoni con la tranquillità di una metodica moviola. La Sala Lucio Dalla allora insorge e lo stesso fa il pubblico dell’Ariston. Loredana viene invocata in ogni luogo, ma il suo seguito forse non aveva abbastanza credito sul cellulare per votare. La giuria dei tecnici si scontra con l’ineffabilità della democrazia. Restano in gara i soli Ultimo, beniamino del pubblico da casa, Il Volo e Mahmood. Verrà creato il giorno dopo un Premio ad hoc “Pubblico dell’Ariston” per Cosa ti aspetti da me della Bertè.
I tecnici non ci stanno e si coalizzano per mettere in minoranza il voto del popolo. Con una compattezza da partito di sinistra mai esistito, ci si vendica di quanto patito. All’annuncio del terzo posto de Il Volo partono i primi applausi in sala stampa. Scattano i fuochi d’artificio quando lo scettro del vincitore viene assegnato all’ex-promessa Mahmood, relegando così Ultimo in seconda posizione.
Il cantautore, a cui era stato da poco dato un ruolo in prima squadra, si ritrova così a dover portare avanti da solo un paese in un momento difficilissimo. Ministri e Mentana vari non rinunciano a dire subito la loro, il pubblico da casa inveisce sui social e Ultimo finisce per insultare pesantemente i giornalisti.
Sull’orlo di una guerra civile, forse un giorno troveremo il tempo di ascoltare e apprezzare una bellissima canzone e la sua storia: Soldi di Alessandro Mahmoud.