Sanremo 2019: Il melting pot di Mahmood


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di Gerardo Russo

Alessandro Mahmoud, in arte semplicemente Mahmood, è nato a Milano nel 1992 da madre italiana e padre egiziano.

Ha vinto la seconda serata di Sanremo Giovani 2018 con il brano Gioventù bruciata ed è così entrato direttamente tra i Campioni del Festival di Sanremo 2019. Partecipa con il brano Soldi.

L’artista propone la sua multiculturalità, definendo il proprio stile Marocco pop, in quanto pop contaminato dalla musica di quell’area geografica. Da bambino rifiutava le canzoni arabe che suo padre passava in auto, ma ora si rende conto di come lo abbiano influenzato.

Nel pezzo sanremese è presente una frase in arabo, anche se lui dichiara di non saperlo parlare. La scelta di inserire delle parole nella lingua di suo padre è legata a una storia dell’infanzia. Mahmood ricorda poche frasi in arabo e ha voluto citarle nel brano. Le parole inserite sono infatti quelle di un genitore che chiama un figlio. L’artista spiega che sono le classiche esclamazioni che una mamma dice al figlio quando va a giocare al parco per non farlo allontanare.

Mahmood ha scritto tanti testi per altri artisti, ma ora si sente pronto per dare al pubblico la sua personale visione delle cose. Uscirà infatti il 22 febbraio il suo primo album d’inediti, Gioventù bruciata.

Confida però alla Sala Stampa Lucio Dalla di sognare di scrivere un giorno una canzone per Carmen Consoli.