New Horizons è il nuovo singolo di Brian May


brian may1.jpeg

di Lorenza D’Antonio

Il nuovo singolo di Brian May, New Horizons, in rotazione radiofonica dall’1 gennaio 2019, celebra l’incontro tra due mondi apparentemente diversi, quello scientifico e quello emotivo, che in questo particolare caso hanno motivo di coesistere grazie alla musica. Il brano è stato scritto a quattro mani dallo stesso Brian May in collaborazione con Don Black – che ha composto testi per Andrew Lloyd Webber, Quincy Jones, Marvin Hamlisch e Michael Jackson – ed è un personale ossequio dell’artista alla missione della NASA chiamata, appunto, “New Horizons”, che l’1 gennaio 2019 ha realizzato il sorvolo spaziale più distante della storia, incontrando un oggetto della fascia Kuiper- una regione del Sistema Solare che si estende dall’orbita di Nettuno fino a 50 UA dal Sole- chiamato Ultima Thule, oltre Plutone.


brianmay-5c2b.jpeg

Il singolo è stato presentato in anteprima mondiale nel quartier generale di controllo della NASA in Maryland, ed è il primo brano da solista del celebre chitarrista dei Queen dai tempi di Why Don’t We Try Again, tratto dal suo album “Another world”, pubblicato nel 1998. La canzone racconta l’intero viaggio di 12 anni della sonda spaziale e al suo interno include un messaggio in filodiffusione dello scienziato inglese Stephen Hawking che si congratula con il team per il loro incontro con il pianeta Plutone tre anni fa. Il mondo della musica, quindi, si interpone alla scienza e all’indagine umana che ne deriva; Brian May si interroga sulla sete di conoscenza insita nell’uomo e glorifica le imprese umane cantando «tonight the hand of man reaches out to throw light on how life came about», arrivando alla conclusione che dopo la missione New Horizons e ogni viaggio in cui l’uomo supera i propri limiti, tutte le distanze ci sembrano più vicine.

Qui il link per ascoltare il singolo su Spoyify: