Talassascolta ’19: La musica emergente di gennaio


di Gerardo Russo

Sulla mail di Talassa ci arrivano quotidianamente messaggi di uffici stampa, etichette, artisti e gruppi emergenti che ci propongono di ascoltare la propria musica. Noi siamo felicissimi di farlo e abbiamo deciso di raccogliere in una rubrica mensile le 5 proposte che ci hanno convinto di più, collegandole a un brano noto che il loro ascolto ci ha suggerito. Se avete voglia di farci ascoltare qualcosa, mandate tutto a: talassascolta@gmail.com

Dead After Weekend – Don’t tread on me

L’infernale corsa verso il paradiso. Il ghigno di chi vede il proprio riflesso mentre sta precipitando. Energia e voglia di cantare finché non si toccherà terra. Il pezzo è un motore indomabile per scappare via lontano o per tornare dove non si ha il coraggio di affrontare la realtà.

per i fan di Shinedown – Devil (Attention Attention, 2018)

Martino Adriani – Ariel

Le canzoni che nascono per disegnare la persona che ci sta accanto, per la donna che amiamo o per la femme fatale che ci tormenta la vita. Emotività e ossessività nel ricordare i piccoli dettagli del viso. Voglia di amare alla luce del giorno e di danzare su ritmi stravaganti. Pop, amore e minuziosità tra tante parole colorate e tridimensionali.

per i fan di Max Gazzé – Annina (Un giorno, 2004)

Slow Wave Sleep – Elogio della follia

Filosofia e vino. Le teorie su come affrontare la precarietà ricorrono alla metafisica e ai bicchieri mai troppo pieni. Un monologo interiore che si sviluppa tra un vocabolario interattivo e un sound spettrale. Manca il ritornello, assente quella parte di un pezzo da cantare con semplicità e a memoria. Il momento in cui si è sicuri di cosa fare non arriva mai. Solo tanta voglia dell’emozione giusta, di un ballo spettacolare e forse di un applauso finale.

per i fan di Io?drama – Testamento di un pagliaccio (Nient’altro che madrigali, 2007)

Vostok – Ridatemi novembre

Cantautorato crudo tra le pieghe di un rock scanzonato che ha ancora qualcosa da dare. I rimpianti del tempo perduto sono dei macigni inesorabili. Si ha solo voglia di semplicità, di cantare il nuovo brano del nostro cantante preferito, di dimenticare la tristezza. Passiamo invece il tempo incastrati in degli spazi che non sappiamo più che senso ha occupare, con uno squallido finestrino sporco da cui guardare il mondo.

per i fan di Voina – Calma apparente (Noi non siamo infinito, 2015)

Southern System – Your smile

Vivere per un sorriso. La celebrazione della forza di un gesto semplice e luminoso. Il brano scorre sulle note di un militare che resiste in trincea con la forza dei ricordi, sperando di rivedere un giorno la propria compagna. La voglia di ammirare un’alba bellissima non tramonta mai.

per i fan di James Blunt – High / You’re beautiful (Back to Bedlam, 2004)