Pop X: Un’intervista visiva a Davide Panizza in undici immagini


di Gerardo Russo

Musica talmente libera al punto da voler abbandonare gli strumenti. Menestrelli ribelli che si disperdono nel pubblico o sui pavimenti. Non è più importante chi sia a cantare: la forma canzone sta strettissima a Panizza e compagni e si dissolve in allucinazioni colorate e improbabili. Si danza qui ed ora, tra orizzonti disegnati da un polpastrello frenetico su un app di mixaggio.

Dopo il concerto dei Pop X a Bruxelles, ho incontrato il primo spettatore di questo spettacolo sui generis, lo stesso Davide Panizza, per un’intervista “visiva”, poiché di voce non ne avevo più. Nella cornice di Piolalibri, un piccolo rifugio per gli italiani all’estero a pochi passi dalla Commissione europea, ho fatto una chiacchierata con il fondatore dei Pop X prendendo come punto di partenza undici foto. Le ho stampate e mostrate a Davide, lui le ha commentate così:

Immagine#1 – Davide Panizza


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Guarda è proprio una bella foto. La vorrei sulla tomba. Sì, insomma, sembra che sia una bella sintesi. È stata fatta a casa mia. Questo è il mio studiolo a Trento, un metro per un metro, veramente piccolo. L’ho fatta appena mi ero trasferito là, dato che ci sono poche cose appese. Negli ultimi mesi ho invece appeso delle cose, come foto di missili. Davvero una bella foto. Grazie per averla stampata.

Ricordi per cosa l’hai utilizzata?

Forse per qualcosa su internet.

È la tua foto profilo di Linkedin.

Ah veramente? Grande! Un profilo che non apro da anni. Neanche ricordavo di essere su Linkedin. Hai un accendino per caso?

 

Immagine#2 – Un uomo anziano che guarda un cantiere


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Un vecchio di schiena. Dov’è? A Bologna?

Può essere in qualsiasi posto.

Mi colpisce il fatto che sia tutto sfuocato.

Forse perché l’unica cosa che conta è il vecchietto, un personaggio che ritorna spesso nei tuoi pezzi. Da dove nasce questa voglia d’immedesimarti in un anziano?

Essenzialmente perché spero di poter vivere una vecchiaia, quindi m’immedesimo per portarmi avanti.

Ti senti già vecchio?

Non mi sento vecchio, però penso di avere la mia vecchiaia.

 

Immagine#3 – Raf


Raf nel videoclip "Il battito animale" (1993)

Raf nel videoclip “Il battito animale” (1993)

Oddio! No, questo non lo conosco.

È un personaggio che hai citato nel tuo album.

Yuri? (ndr Yuri del brano Carablia) Alcide De Gasperi? È un figlio di puttana?

Siamo un battito…

Animale! Ma sì! È Raf. Grande!

Ci sono canzoni che sembrano incomplete. Grazie al tuo pezzo, Il battito animale di Raf sembra rinascere. Come mai questa scelta?

Ci sono alcuni pezzi di Raf che mi sono piaciuti. Nel mio background probabilmente c’è qualche brano suo e in Figli di puttana è venuto fuori “Siamo battiti animali” perché comunque è potente come frase. Non tanto come significato, ma metricamente, cioè il suono è bello [canticchia Il battito animale].

Jovanotti, Grignani, Carboni, come ti poni con loro?

Mi piacciono, cioè, non è che li ascolto quotidianamente, ma quando sento dei loro brani mi ricordo delle fasi del mio passato. Una forma di nostalgia.

 

Immagine#4 – Il femminiello


Bruno Buoninconti nel film documentario “Pagani”, diretto da Elisa Flaminia Inno e prodotto da Parallelo 41 (2016)

Bruno Buoninconti nel film documentario “Pagani”, diretto da Elisa Flaminia Inno e prodotto da Parallelo 41 (2016)

È il femminiello! Il femminiello napoletano!

Personaggio che rivive nel pezzo di maggior presa sul pubblico stasera, Litfiga. Citato anche dagli Elio e le storie tese (“Femminiello che vivi a Napoli, coi problemi presenti a Napoli”).

Non sapevo della canzone degli Elii. La parola femminiello l’ho scoperta tramite un film, Pasqualino Settebellezze. Non so perché un mio amico mi ha parlato del femminiello e semplicemente mi ha catturato la parola, cioè non conosco bene questo tipo.

 

Immagine#5 – Sanremo 2019


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Speriamo di esserci anche noi! Mi piacerebbe partecipare.

Ti piacerebbe raggiungere una platea più ampia?

Sì! Non tanto per aumentare il pubblico, ma perché mi piacerebbe cantare lì. Vorrei provare l’impianto che hanno. Una questione tecnica.

Ti stimola la possibilità di cantare con un’orchestra?

Anche. È un qualcosa che m’incuriosisce tecnicamente.

 

Immagine#6 – I Phoenix


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Il 26 maggio andiamo a suonare con loro, cioè prima di loro, a La Gaîté Lyrique a Parigi. Io conosco quel loro brano, sai quello più famoso? Quello che fa na na na na… [canticchia If I Ever Feel Better]. L’ultimo disco invece non mi ha catturato più di tanto. All’epoca, quando erano famosi con quel brano, com’è che non ricordo… [canticchia ancora If I Ever Feel Better] mi avevano catturato, mi piacevano. Pensavo fossero americani, ho scoperto poi tramite il fatto che apriremo il loro concerto che sono francesi. Addirittura due di loro sono di origine trentina, i fratelli Mazzalai (ndr i chitarristi Laurent Brancowitz e Christian Mazzalai). Sarebbero i due estremi della foto. Mazzalai è un cognome trentino. Vorrei approfondire un po’.

Com’è nata la collaborazione per il concerto?

Sai Giorgio Poi? Lui ha fatto sentire la nostra musica a loro e credo che alla ragazza del cantante (ndr Sofia Coppola, nota regista statunitense) sia piaciuta, quindi ci hanno reclutati.

 

Immagine#7 – Young Signorino


Young Signorino nel videoclip "Mmh ha ha ha" (2018)

Young Signorino nel videoclip “Mmh ha ha ha” (2018)

Cecchi Paone?

Un po’ più giovane.

Allora quello che sarà Cecchi Paone. Anzi quello che Cecchi Paone è adesso, lui lo sarà per i giovani. Cioè, è figo, ha una faccia, un espressione che ti rimane impressa.

La sua mimica aiuta a comunicarne la musica.

Guarda, è un’operazione semplice, basilare. Però non è male quel suo pezzo (ndr si riferisce probabilmente a Mmh ha ha ha). Ha iniziato a introdurre i versi nelle canzoni, ed è una cosa che facevo anch’io. Lui l’ha fatto in modo un po’ più popolare, quindi sono contento che ci sia questo brano che è un passo avanti in qualche modo.

 

Immagine#8 – Frank Ocean


Cover di Blonde - Frank Ocean (2016)

Cover di Blonde – Frank Ocean (2016)

Chi cazzo è? Blondie? No, non lo conosco.

 

Immagine#9 – Liberato


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Il futuro sindaco di Napoli! La prima canzone uscita, Nove maggio, non è che mi aveva colpito particolarmente, però non era male dai. Tutte le altre poi mi sono sembrate un rifacimento. Insomma tutto il resto nasceva in qualche modo da Nove maggio, quindi ho smesso un po’ di seguirlo. So di quella canzone che dice “M’hann appenn’” [non riesce a dirlo], che significa tipo…

Lasciare.

Sì ecco, cioè non mi piace, non è che lo seguo così tanto. Però dai, porca troia, insomma meglio dei 99 Posse.

 

Immagine#10 – Bomba Dischi


Bomba Dischi

Bomba Dischi

Con Bomba Dischi ho un rapporto, come definirlo, voglio dire…sono contento. Io sono una persona che pubblica continuamente roba, mentre i tempi della discografia sono invece che uno fa un album, poi fa il suo tour e poi ci sono anni di silenzio per far crescere l’attesa. Io sono un po’ estraneo da queste dinamiche. Sono uno che fa i brani e vorrebbe subito pubblicarli. Loro non riescono a stare dietro a questi tempi, quindi abbiamo un rapporto del tipo che loro mi hanno ormai lasciato libero, nel senso che posso pubblicare i pezzi dal vivo tranquillamente.

Ti hanno proposto anche dei duetti? Pensiamo al successo di Carl Brave e Giorgio Poi.

A me finora no. Credo che creerebbe magari un po’ di difficoltà a Bomba Dischi, non so.

Sarebbe una sperimentazione interessante. Con chi ti piacerebbe duettare della scuderia di Bomba Dischi?

Con Edoardo (ndr Calcutta) perché è quello con cui abbiamo un passato comune. Qualche brano con lui sarebbe carino. Avevamo un progetto che si chiama Friuilli, dove ci sono dei brani inediti che sarebbe carino far uscire prima o poi.

 

Immagine#11 – Bruxelles


Mappa di Bruxelles realizzata dal network USE-IT (2018)

Mappa di Bruxelles realizzata dal network USE-IT (2018)

Mi piace molto la grafica, è figa.

È la copertina di una mappa fatta dalle persone che abitano qui a Bruxelles. Nelle tue canzoni ci sono molte città. Come sei legato ai luoghi?

Beh sono delle città che… [pensa un po’]… cioè, voglio dire passando per le città.. [non gli viene in mente nulla].

Le città che usi nelle rime…

Sì, magari sono città un po’ funzionali alla rima. Non è che…

Una rima con Bruxelles?

È la prima volta che vengo, quindi non ho ancora pensato a una rima.

La città è bilingue quindi puoi usare anche Brussel, in fiammingo.

Boh, tipo brasserie. Quindi Bruxelles significa brasseria.

Tra le persone presenti stasera ci sono tanti lavoratori italiani, in particolare stagisti, emigrati all’estero. Ti sei accorto di questo pubblico diverso dal solito?

Mah, niente di particolare. Mi sono divertito, mi è piaciuto, è stata una bella serata e spero di ripassare prima o poi. I giovani presenti qui sono delle persone coraggiose, io non me la sentirei di vivere qua. Non perché conosco il posto e ne ho un giudizio, ma perché sto bene in Italia. Son contento però che ci siano delle persone pioniere, dei Cristofori Colombi, che son venute qui a cercare e che prima o poi ritorneranno.