Talassascolta: 5 artisti emergenti per febbraio

di Gerardo Russo

Sulla mail di Talassa ci arrivano quotidianamente messaggi di uffici stampa, etichette, artisti e gruppi emergenti che ci propongono di ascoltare la propria musica. Noi siamo felicissimi di farlo e abbiamo deciso di raccogliere in una rubrica mensile le 5 proposte che ci hanno convinto di più, in rigoroso ordine alfabetico. Se avete voglia di farci ascoltare qualcosa, mandate tutto a: talassascolta@gmail.com


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Malasuerte Fi*Sud – Fiore

La Malasuerte Fi*Sud fa del punk e dello ska le proprie armi. La loro musica è un continuo dimenarsi delle braccia mentre proviamo a non affondare in mezzo all’oceano. Anche quando la riva è lontana, Fiore riesce a tenere viva la forza di lottare. Canzoni che nascono per la gente, per far urlare i cuori e per far sentire meno soli anche i fiori che non hanno chiesto di nascere nelle piccole crepe dell’asfalto.

 

Mistura Louca – La mia ciurma

I suoni de la Mistura Louca vanno in tutte le direzioni. Tradizioni popolari, chitarre elettriche e sigle per avventurosi manga giapponesi si fondono in La mia ciurma. Un veliero che salpa verso nuovi orizzonti come rappresentazione di una limpida libertà. Controllo e logica per sopravvivere ai momenti più duri. Ce la faremo resistendo anche al buio profondo, dimenticando che solo la luce potrà salvarci.

NA NA NA NA – Wrong

Il progetto NA NA NA NA crea suoni che si riproducono infinitamente nella nostra mente. Wrong è un nastro che riparte più intensamente a ogni giro. Un susseguirsi di tempranti stagioni dove vediamo il meglio e il peggio del mondo. La soffusa ripetizione dell’esistenza, la voglia di scappare, la pazienza sempre più instabile. Un pezzo che può farci esplodere da un momento all’altro.

Il Re Tarantola – Sono un campione a ballare da seduto

Il cantautorato de Il Re Tarantola riesce farci a ridere dei nostri punti deboli. Sono un campione a ballare da seduto è la comicità che esorcizza le paure, la forza del sorriso necessaria per affrontare ogni giornata. Perché per ogni musica esistono un’infinità di passi. Quindi balliamo adesso al nostro ritmo,  o meglio a quello della nostra sedia. Sgabelli, divani, poltrone e cavalli a dondolo, creiamo la nostra orchestra dal nulla e saremo padroni dell’universo.

Valerio Lysander – I’m Screwed

Valerio Lysander propone il suo delicato pop d’autore. I’m screwed è un brano che porge la guancia, denso di parole che non riescono a uscire. Una timidezza raccontata e sviscerata tra una strofa e l’altra. Un amore che si rincorre continuamente tra le occhiate fugaci in una festa affollata. Sentimenti divenuti macigni si sciolgono dolcemente in questa intimissima ballata. Liberi di sprigionare la purezza per tanto tempo nascosta avvitandoci su noi stessi.