di Claudia Casali
Ti è mai capitato di smettere di percepire il mondo come eri stato abituato a fare? Di fermarti a pensare e domandarti come sarebbe stato se solo avessi scelto diversamente e ritrovarti, così, sommerso tra le tue mille domande cercando di fare luce su tutto.
Ma la nebbia che ti porti dentro è tanta e non è facile trovare delle risposte razionali. Devi solo avere il coraggio di proseguire nella tua ricerca, come quando percorri una strada con la nebbia. Vedi la fine solo quando sei a un passo da lei ma non devi avere paura di percorrerla.
“Nebbia” è il concept album che tutti stavamo aspettando. Nove tracce, un unico racconto. Domande esistenziali fatte per ricercare un nuovo equilibrio, per cercare un senso. Un viaggio lungo una strada che non sappiamo cosa possa offrirci.
La nebbia è lì, ad attenderci momentaneamente. Sta solo aspettando che il sole faccia ingresso dentro di noi.
Bismantova è il punto di partenza di una lunga riflessione.
La morte di una persona e il suo riverbero sui social. I profili ancora attivi quando ormai non c’è più nessuno a gestirli. Suoni decisi che emergono pian piano. Riflessioni che lasciano spazio a sonorità diverse ma sempre fedeli ai Gazebo Penguins.
Nebbia e Febbre sono i brani dei sentimenti irrisolti.
Nebbia affronta la solitudine. Cercare di non perdersi nonostante la nebbia, nonostante gli sbagli, nonostante il tempo.
Il tempo che è così veloce. Avere la capacità di anticipare ciò che si presenta ai nostri occhi, per decidere cosa far scomparire dalla nostra vita. E quando farlo sparire.
Febbre è tutto questo e ci lascia con una domanda: “Come sarebbe il mondo se riuscissimo ad anticiparlo?”
Soffrire non è utile e Scomparire sono i brani che più ricordano i lavori precedenti.
Soffrire non è utile è il racconto di quello che ti succede quando qualcosa non va. Ad un testo molto intimo ed introverso è stato affiancato un video piuttosto estroverso, tipico della band.
Scomparire è invece un richiamo alle vecchie sonorità. Suoni decisi dettati da chitarre, con un riff di batteria ben udibile e ben distante dalle tracce precedenti.
Fuori porta e Porta ricordano la vera natura dei Gazebo Penguins.
Dinamici, diretti, estroversi. Come Fuori porta unica traccia strumentale. È l’intermezzo musicale che ci introduce nella seconda parte del disco. Più rock e incisiva. Meno malinconica e più energica. Come Porta una forte presa di coscienza. Una risposta alle domande che ci siamo posti e che da sempre ci hanno turbato.
Atlantide e Pioggia portano verso un finale più riflessivo e rassegnato.
Atlantide parla di un posto che non c’è più. Sparito, cancellato dal potere politico. È una denuncia a un potere forte che ha cancellato uno spazio che creava delle relazioni libere.
Pioggia conclude il disco. È una dolce sconfitta che mette fine al racconto. Che lascia le porte aperte a quello che verrà.
Nebbia è un disco verticale. Le tematiche si approfondiscono pian piano, con cautela. Le risposte arrivano brano dopo brano. Come quando leggi un buon libro. Pagina dopo pagina si svelano i dubbi, si trovano le risposte che stavi cercando. E che ti salvano.
Chissà se gli abitanti della Casa no Jardim Paulistano realizzata dal gruppo di architetti GrupoSP riescono a rispondere alle proprie domande. L’open space, che si trova nella periferia di San Paolo (Brasile), contiene al suo interno circa 7500 libri. Una vera e propria libreria sviluppata su tre piani e realizzata all’interno di una casa.
Mi immagino i colori dei libri, principale elemento di arredo della casa, le delicate atmosfere generate dalla luce che entra all’interno dell’abitazione grazie alle ampie vetrate. Mi immagino il contrasto tra la luce del giorno che filtra ed entra dolcemente e la durezza del cemento lasciato a vista. Mi immagino un impianto stereo che riproduca Nebbia, colorando ancora di più l’interno dell’abitazione. Rendendola ancora più unica.
Una vero e proprio rehab per l’anima e per la mente. Come quando senti di aver bisogno di un appiglio. E le uniche cose che possono salvarti sono i libri e la musica.
E Nebbia è uno di quei dischi che ti salva. Ti cura e non puoi farne a meno.