di Gerardo Russo
Sulla mail di Talassa ci arrivano quotidianamente messaggi di uffici stampa, etichette, artisti e gruppi emergenti che ci propongono di ascoltare la propria musica. Noi siamo felicissimi di farlo e abbiamo deciso di raccogliere in una rubrica mensile le 5 proposte che ci hanno convinto di più, in rigoroso ordine alfabetico. Se avete voglia di farci ascoltare qualcosa, mandate tutto a: talassascolta@gmail.com
Fabio Biale – Il bolo isterico
Fabio Biale è un poliedrico musicista, in grado di usare anche i testi per creare suoni e ritmi stravaganti. Rime, velocità e ironia sono gli elementi che caratterizzano Il bolo isterico. Una canzone nata per essere canticchiata in modo ossessivo, nelle situazioni più disparate. Nel brano il girone dantesco del sistema ospedaliero italiano si trasforma in una spensierata filastrocca. Tutte le insicurezze di chi soffre per un nodo alla gola vengono sviscerate senza freni, fino ad essere rese innocue, al punto da essere cantate o, ancora meglio, fischiettate. Il testo esalta il vocabolario della lingua italiana, con una briosità degna di Max Gazzè. Ogni sillaba si lega alla successiva e le tante piccole sfumature di tono tra un verso e l’altro rendono la canzone un arcobaleno di suoni.
Monsieur Blumenberg – Anarchy In The U.K.
Monsieur Blumenberg è un artista innovativo che rivisita brani classici sotto la sua personalissima prospettiva. I suoi brani sono un rovesciamento di quello che il nostro orecchio si aspetta. Con lui un canto natalizio può essere riadattato a ninna nanna per animali domestici oppure i segnali acustici dei mezzi pubblici possono diventare irrequieti al punto da obbligare i pendolari a ballare arrampicandosi sulle pareti della metro. Lo presentiamo con la sua rimbalzante versione di Anarchy In The U.K., storico brano dei Sex Pistols, che trasforma il pogo di un concerto punk nei tempi supplementari di una battaglia a cuscinate domestica, quando si finisce sfiniti e ciondolanti senza più forza per colpire l’avversario. Ora che lo conoscete non vi resta che ascoltarvelo attentamente.
Inarrestabili – Umani
Gli Inarrestabili sono una scatenata punk rock band. Ascoltandoli abbiamo conferma di quanto la musica sia necessaria per aumentare l’intensità di tutto quello che il nostro corpo è in grado di provare. La loro carica adrenalinica cerca la rottura verso qualsiasi ordine o dogma precostituito. Chitarra elettrica e batteria sono le armi per ribellarsi ogni volta che la realtà ci sta stretta. Con Umani viene scardinata la divisione tra il giorno e la notte, per potersi guardare più liberi gli uni con gli altri. La musica non è un fine ma lo strumento necessario per vivere in prima persona la ribellione che si cerca ogni istante, anche contro il naturale movimento della Terra attorno al sole.
Massimo Marches – L’estate perduta
Massimo Marches è un cantautore da una voce intima, che ricorda Samuele Bersani, e parole malinconiche, che se ascoltate bene sembrano sorriderti. L’estate perduta è una ballata struggente che contempla la modernità, gli amori, la famiglia e il modo in cui tutto questo si intreccia togliendoci il respiro. Il pezzo ci lascia spaesati guardando un’estate destinata a finire, che nasce delimitata come le nostre ferie pianificate, condannandoci così a vivere le nostre gioie sapendo che scompariranno presto. Le note ci accompagnano mentre lentamente l’orizzonte desiderato è sempre più lontano, ma ogni chilometro percorso, ogni pioggia lasciata alle spalle, non potrà che renderci più forti e liberi.
Sugarpie And The Candymen – Navigalonda
Sugarpie And The Candymen è il nome di un progetto artistico che gioca con stili e suoni del passato, regalandoci canzoni in grado di conquistare le radio con uno schiocco di dita. Il loro è un jazz lunatico, che si muove in mille direzioni, pronto per essere consumato fino all’ultima nota da tutte le generazioni che non hanno ancora vissuto questo genere. Navigalonda è il ballo che non vede l’ora di essere immaginato da voi, che migliorerà tutte le noiose feste a cui vi inviteranno, che farà fare su e giù a tutti i vostri altalenanti impulsi. Un motivetto che si anniderà in testa, arrivando poi a dettare la frequenza delle pulsazioni e finendo infine per diventare un tutt’uno con i nostri polpastrelli.