Talassascolta: 5 artisti emergenti per ottobre


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di Gerardo Russo

Sulla mail di Talassa ci arrivano quotidianamente messaggi di uffici stampa, etichette, artisti e gruppi emergenti che ci propongono di ascoltare la propria musica. Noi siamo felicissimi di farlo e abbiamo deciso di raccogliere in una rubrica mensile le 5 proposte che ci hanno convinto di più, in rigoroso ordine alfabetico. Se avete voglia di farci ascoltare qualcosa, mandate tutto a:  talassascolta@gmail.com

La Metralli – Ellittica

La Metralli è una band che si definisce “Avantique”, per la sua abilità nel mescolare i generi musicali di epoche diverse. Ellittica ci proietta in una realtà indefinita, in un futuro non sappiamo quanto lontano. Un mondo artificiale, dove il talento creativo dell’umanità si spegne nelle scarpe grigie che calpestano velocemente  i freddi marciapiedi delle metropoli. Sarebbe stato bello se qualcuno ci avesse insegnato a giocare tra i cortili, per avere la possibilità di guardare il mondo a colori. Non ci rendiamo però conto che i cortili sono imprigionati tra palazzi che ci privano del sole e la nostra sarebbe stata comunque una libertà recintata. La vita va così veloce e riusciamo solo a sentire quanto fa male non riuscire ad afferrarla.

 

Latente – Fumare

I Latente sono una dirompente band alternative-rock. I suoni sono energici, la voce graffiante, i testi viaggiano tra la carica adolescenziale e i rimpianti dell’età adulta. Così le dipendenze di cui tratta Fumare sono la forza con cui un ragazzo reagirebbe a un amore non corrisposto o a una città che non sembra fatta per noi, ma anche il simbolo di un claustrofobico rifugiarsi in se stessi, di una dipendenza che è un po’ una schiavitù, poiché ci impedisce di decidere quando vivere. Essere bravi a soffrire o essere bravi solo a soffrire?

 

Alessandro Ragazzo – Freckles

Alessandro Ragazzo è un giovane e promettente cantautore che vi presentiamo con questo piccolo gioiello, Freckles. Una canzone che nasce per meditare, per trovare dentro sé la giusta serenità. Intrappolati in un gigantesco blocco di ghiaccio, ricordiamo con nostalgia le sensazioni della nostra infanzia, l’essere cullati lievemente e i dolci risvegli. La canzone cresce e così man mano il ghiaccio si scioglie. Il brano ci porta dall’inverno alla primavera, aggiungendo energia e strumenti di strofa in strofa. Quello che era ghiaccio lentamente diventa mare e tra qualche mese si potrà anche nuotare.

 

Marco Rò – Dune

Marco Rò è un cantautore viaggiatore. Il pezzo Dune, scritto insieme a Laura Tangherlini che partecipa anche vocalmente al brano, è una dolcissima fiaba orientale, nel suono che passa dall’acustico al tribale e nei dettagli di un testo minuziosamente curato. Una storia d’amore orchestrata per essere ascoltata e cantata da tutti, grandi e piccoli. Un brano che nasce per un grande coro internazionale, per portare un po’ di mondo in giro per il mondo.

 

Sonic Jesus – No way

Sonic Jesus è il nome di un progetto musicale il cui sound rimbomba tra Depeche Mode e i Chemical Brothers. No way è un brano new wave apocalittico, che può nascere nei nostri incubi, in una notte insonne o tra nelle tante persone senza nome che di notte lavorano in silenzio. Le voci inespresse degli oppressi riecheggiano fino a diventare ultraterrene. Il brano ci conquista con un’atmosfera quasi da film horror, ma d’altronde è proprio davanti a uno schermo che in fondo i deboli riescono ad avere i loro unici momenti di evasione. Un brano ricco di sacralità, che risponde all’esigenza di sovrannaturale di cui ha bisogno anche chi non crede più a niente.