L’abbiccì dell’architettura: Carl Brave x Franco126/ Miralles Tagliabue EMBT


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di Claudia Casali

Entrare ma con cautela. C’è spazio per tutti all’interno del mio cuore. L’importante è entrare in punta di piedi. Senza far troppo rumore. Avvertendo però la presenza di un nuovo ospite. Perché sì, si è ospiti nel mio cuore. L’importante è ricordarsi di lasciare un segno prima di uscirne. Delle piccole immagini. Delle semplici fotografie di vita quotidiana. Istantanee che raccontano quello è stato. Che si susseguono nelle pellicole della nostra polaroid per raccontare la nostra storia. Frammenti di vita quotidiana, storie comuni e suggestivamente semplici. Assolutamente da narrare.

È così che nasce “Polaroid”. 14 istantanee raccontate da Carl Brave x Franco126 in modo diretto e spontaneo. Immagini quotidiane rese poetiche attraverso una lirica estremamente realistica che fa susseguire situazioni comiche a situazioni drammatiche in soli pochi versi. Come in Polaroid, canzone che dà il nome all’album.

Elemento di forza del disco è la continuità che si instaura tra un brano e l’altro. Come nelle prime due polaroid. La polaroid #1 è Solo guai. Ricca di immagini e scorci caratteristici è il brano che apre le porte al mondo del duo romano. Sempre in due è invece la polaroid dedicata alla fine di una storia d’amore. Quella dedicata al presente, ricca di immagini poetiche pronte ad essere accolte nei momenti più malinconici delle nostre giornate. La malinconia è presente anche nella delicata Enjoy, che è forse il brano più empatico e nostalgico di tutto il cd.


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La bravura nel raccontare i piccoli gesti, i piccoli dettagli. La semplicità nel descrivere azioni quotidiane: ecco quello che avviene in Lucky Strike e Per favore. La prima contenente riferimenti a tematiche più sociali e politiche, la seconda una delicata descrizione di immagini che quotidianamente ci ritroviamo davanti agli occhi. Tararì Tararà è invece la polaroid che è stata remixata da Lorenzo BITW, talentuoso DJ italiano. Con sonorità tipiche del jazz e del bossa nova, il producer nostrano ha conferito al brano una veste del tutto insolita.

Tutte le istantanee sono scattate a Roma: la città eterna e i suoi mille colori vengono descritti in quasi tutti i brani, dalle bevute in compagnia alle chiacchierate amichevoli  di Noccioline. E poi le immagini terribilmente romantiche, ma mai patetiche e scontate di Alla tua, fino alla presa a bene finale di Pellaria, emblema della spensieratezza. Populous e Ckrono ne hanno realizzato un remix con suoni caraibici e ritmiche moombahton sganciando una vera bomba.

Il mix di chitarre acustiche, sax, batterie, autotune come in Avocado, l’ultima polaroid pubblicata su Youtube. L’accento romano e linguaggio giovanile di Cheregazzina. La polaroid con immagini in stile marittimo di Medusa. L’unione di rap e indie pop di Barceloneta. Tutti elementi che rendono i due artisti dei veri innovatori della musica italiana. Un perfetto riassunto dei musiciti rap e indie-pop del momento.


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La bellezza di Barcellona e i suoi luoghi. Barceloneta è il riassunto di quello che Carl Brave e Franco126, insieme a Coez, hanno vissuto nel capoluogo catalano durante il Primavera Sound Festival. Le strade, le spiagge, il mare, le feste, i colori. Come quelli utilizzati nella spettacolare copertura del Mercato ortofrutticolo di Santa Caterina. Realizzata dallo studio EMBT di Enric Miralles e Benedetta Tagliabue, la struttura si sviluppa per ben 5500mq. 67 i colori utilizzati per la gigantografia. Circa 325.000 piastrelle esagonali di ceramica impiegate per l’enorme puzzle del bancone di frutta e verdura rappresentato sopra il mercato. La copertura, articolata in sistemi di travi di ordine superiore in acciaio e travi di ordine inferiore in cemento, presenta internamente volte irregolari in legno lamellare.


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La nuova struttura si sviluppa al di sopra del quattrocentesco convento di Santa Caterina, distrutto durante una rivoluzione civile, e che è stato poi convertito nel 1848 in un mercato rionale. Tutta la copertura è staticamente indipendente dalle tre navate sottostanti. Lo spazio interno risulta quindi essere flessibile e pronto ad essere trasformato senza troppe modifiche. Ogni singolo elemento della copertura, strutturale e non, è una vera e propria opera d’arte. Un pezzo unico nel proprio genere. Che vuole essere la rappresentazione delle fasi storiche dell’edificio. Che si integra perfettamente con i resti della struttura precedente.

L’originalità della copertura dona alla città di Barcellona una grande opera architettonica, impossibile da non visitare. Un’icona per l’intera nazione spagnola. Un progetto che unifica, ma allo stesso tempo differenzia, i diversi elementi che compongo il mercato. Così come la canzone del duo romano. Una dettagliata narrazione di azioni quotidiane compiute in una delle città europee più interessanti. La Rambla, la spiaggia di Barceloneta, il mercato di Santa Caterina. Tutti luoghi di incontro per i barcellonesi e non. Tutti racchiusi e raccontanti in poco più di 4 minuti all’interno della polaroid più internazionale di tutte.

“Sei desaparecida tra la folla sulla Rambla
Vámonos
La siesta a Barceloneta poi famo il panico
Un maricón che balla il flamenco su un tavolo
Pesche dentro la sangria
E accendo la mia sigaretta con la tua”
Carl Brave x Franco126 x Coez – Barceloneta