L’abbiccì dell’architettura – Gazzelle / Mario Cucinella Architects


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di Claudia Casali

La fine di una storia d’amore non è mai facile da affrontare. Casini mentali, emozioni contrastanti , serate andate a male e qualche drink di troppo. Passano i giorni, e i ricordi prendono il sopravvento. Inganni svelati. Rimorsi. Addii che tardano ad arrivare. Ma se tutto questo è il prezzo da pagare per una storia finita male e se il risultato è un disco come “Superbattito”, ben vengano le stronze e gli amori impossibili.

Il sorprendente album d’esordio di Gazzelle (qui l’intervista che ci ha rilasciato qualche tempo fa)è una miscela di situazioni esasperate, di sentimenti, di cose che mancano e che annoiano. Otto tracce che si susseguono molto velocemente e che lasciano quella voglia di cantare a squarciagola ogni singolo brano del disco. Cantando tutti insieme, viaggiando sull’onda del “superbattito”. Non sei tu, che apre l’album, è una ballata che anticipa l’intera ondata di romanticismo, malinconia e sexy-pop che invade già dal primo ascolto. L’intimità di una storia d’amore finita, dei giorni andati, del dolore e dei momenti condivisi tra due persone è tutto quello che viene raccontato nella traccia d’apertura. Greta, brano che invece chiude l’album, è una dose infinita di dolcezza. Il sound fresco, la delicata voce di Gazzelle, tenuti insieme da un testo semplice e diretto, rendono il brano una dichiarazione d’amore per niente banale.


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Con la supervisione artistica di Leo Pari, “Superbattito” ha conquistato il pubblico prima ancora dell’uscita ufficiale anticipata dalla tripletta, Quella te, NMRPM e Zucchero filato. Risultato di questa strategia: grandissime aspettative e trepidante attesa per l’intero album. Ponendosi tra il cantautorato e il synth-pop tipico del sound capitolino, Gazzelle ha realizzato uno dei dischi più discussi del 2017. Zucchero filato è un brano che entra in testa e non esce più. Con un’abbondante dose di synth e un video diretto dalla bravissima Paula Lingyi Sun, il cantautore romano evoca ricordi passati. NMRPM è forse il brano più malinconico, caratterizzato da sonorità delicate e da un’impronta più cantautoriale. Piano e sinth esaltano il pezzo. La prima traccia uscita per Maciste Dischi, Quella te, è invece il singolo che ha fatto conoscere Gazzelle al pubblico, mettendolo da subito tra le atmosfere malinconiche dei Thegiornalisti e il cantautorato alla Calcutta.

Ma Gazzelle non è nient’altro che un riassunto ben riuscito di tutto quello che la scena indie ci ha dato in questi anni. Roba fresca, nuova, che spacca il cuore e che è destinata a essere riprodotta in loop nella nostra testa. Così come Démodé in cui si parla di mode e di anni che passano. Oppure come Meltinpot che racconta, con un ritmo che subito ti prende, di un amore impossibile. O come Balena di cui ti trovi subito a canticchiare il ritornello senza mai smettere. Questo è Gazzelle, un’evocazione continua di immagini ed emozioni. Lineari, dirette, mai alla ricerca di cose inutilmente complesse.

Mi piace immaginare che Gazzelle abbia pensato al ventre della balena di Pinocchio mentre scriveva il testo di Balena. Così come è stato per la realizzazione del nuovo asilo nido di Guastalla progettato da Mario Cucinella Architects. La struttura, che ha sostituito due nidi comunali danneggiati dal sisma che ha colpito l’Emilia nel 2012, è stata realizzata grazie anche a una parte dei fondi raccolti da Ligabue e altri artisti italiani nel concerto “Italia Loves Emilia” a seguito del terremoto del maggio del 2012.


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Materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale sono alla base della realizzazione dell’intera struttura. Con una lunga sequenza di telai in legno lamellare, che scandiscono la pelle trasparente di una grande balena, l’intero edificio è completamente pensato per ridurre l’uso di risorse energetiche e naturali. Ad eccezione delle fondazioni che sono in cemento armato, tutta la struttura è un esempio brillante di architettura sostenibile. I pannelli fotovoltaici, inseriti in copertura, garantiscono il 40% dell’energia necessaria per la scuola e si ha un risparmio del 57% di acqua grazie a nuovi sistemi usati per il recupero dell’acqua piovana, utilizzata per alimentare i wc e annaffiare il giardino. Se Gazzelle utilizza i synth per creare tracce che siano semplici ma allo stesso tempo innovative e per nulla scontate, così Mario Cucinella Architects usa le nuove tecnologie per rendere più interessanti e sostenibili i nuovi edifici messi a servizio dell’uomo.

Ti porterò
sopra la mia schiena

sopra una montagna
sopra un’altalena
con la luna piena
con la pancia piena
come una balena
Gazzelle – Balena